Uno di questi vecchi telefoni, pezzi rari, potrebbe valere davvero tantissimo: ecco quanto potrebbero esser disposti a pagarli i collezionisti
Avere uno smartphone è diventata ormai la normalità per moltissime persone, in virtù delle tante attività che è possibile svolgere tramite tali dispositivi, grazie allo sviluppo della tecnologia. Tuttavia, alcuni vecchi telefoni potrebbero avere un valore davvero da capogiro, per i collezionisti.
Quando si parla di tecnologia e di telefoni, la curiosità è sempre molto alta, soprattutto da parte degli appassionati di tecnologia e non solo. Si tratta di dispositivi di uso comune, con varie fasce di mercato, caratteristiche e funzioni diverse. Pur con tutte le varie differenze, gli smartphone sono ormai diffusissimi ed utilizzati in tanti e diversi ambiti, da quello professionale a quello personale, per scambiare messaggi, per la produttività, per l’intrattenimento e così via.
Vi sono però anche dei telefoni, per così dire, vecchi, che potrebbero essere oggetto di collezione e dunque di grande interesse, per i collezionisti. Dispositivi vintage che potrebbero arrivare ad avare un valore anche superiore ai duemila euro, ed uno poi, in particolare, anche maggiore di ventimila euro. Tali cifre possono legarsi alla relativa rarità dei telefoni in questione, alla condizione e alla rilevanza “storica” per i collezionisti.
Un primo esempio può riguardare il Nokia 7700, ideato nel 2003 e mai prodotto in massa. Per tale ragione, i relativi prototipi risultano essere davvero rari. Si tratta di un dispositivo che, qualora commercializzato, sarebbe potuto essere uno fra i primi smartphone. I prezzi di tali prototipi, oggi, potrebbero oscillare fra mille e duemila euro.
Quanto possono valere alcuni vecchi telefoni, cifre sorprendenti: occhio all’iPhone Apple 1° generazione
Alcuni vecchi telefoni potrebbero dunque essere di grande interesse per i collezionisti, proprio come nel caso dell’IBM Simon Personal Communicator, che risale al 1994. Viene ritenuto quale il primo smartphone di sempre, andando a combinare le funzioni del cellulare con quelle del PDA. In buone condizioni, il valore potrebbe aggirarsi fra ottocento e duemila euro.
Spazio poi al Motorola DynaTAC 8000x, il primo telefono portatile commerciale, il cui lancio risale al 1983. Noto anche come “brick phone”, è un dispositivo storico rispetto alla storia delle telefonia mobile. Nel caso di un modello funzionante, il valore potrebbe oscillare tra ottocento e tremila e cinquecento euro, in base alle condizioni dello stesso.
Risale invece al 2008 il Motorola Aura R1, ben noto per l’eleganza del design e per i materiali di elevata qualità, come acciaio inox e zaffiro. A caratterizzarlo, il sistema di apertura che ricorda il meccanismo di un orologio di lusso. In buone condizioni, un modello potrebbe avere un valore fra duemila e quattromila euro, essendo raro e dal grande interesse per gli appassionati collezionisti.
Infine, fra i vecchi telefoni che potrebbero essere oggetto di interesse per i collezionisti, non può mancare Apple, ovvero l’iPhone 1° generazione, una vera e propria rivoluzione per questo mercato. In condizioni perfette, un modello di questi, custodito nella propria confezione originale, potrebbe arrivare ad avere un valore sino a ventimila euro. Il lancio risale a diciassette anni fa, e fu per l’appunto una rivoluzione, considerando design e funzionalità.
In condizioni perfette e all’interno della confezione originale, dunque, il valore potrebbe essere di migliaia di euro, e proprio il valore di tali device è cresciuto via via col tempo, essendo rari e ricercati dai collezionisti.