Assegno di inclusione, controlla il saldo della carta: pagamento negato a quasi mezzo milione di famiglie

Quasi mezzo milione di famiglie non ha ricevuto l’assegno di inclusione. Ecco a cosa di deve il pagamento negato.

Tra le agevolazioni che possono rendere più semplice la vita di chi non può sostenersi da solo c’è quella dell’assegno di inclusione che, ogni mese, viene erogato a svariate famiglie, fornendo loro tutta una serie di vantaggi.

Assegno di inclusione: pagamento negato a tante persone
L’assegno di inclusione è stato negato a tanti: ecco perché (Huntermagazine.it)

Questo mese, però, quelle che a sorpresa non hanno ricevuto quanto richiesto sono state davvero tante. Oggi, scopriremo, da cosa è dipeso questo pagamento negato e come agire per trovare comunque un sostegno sul quale fare affidamento.

Molte famiglie, questo mese, non hanno ricevuto l’assegno di inclusione. E questo perché è stato negato per via nuove restrizioni più limitanti. Se facciamo riferimento agli ultimi dati Inps, sembra infatti che ben 400 mila persone risultano tra quelle respinte mentre altre 50mila sono ancora in attesa di un esito che potrebbe essere negativo.

Assegno di inclusione negato a diverse famiglie: ecco i motivi

Ma da cosa dipende questa novità giunta praticamente a sorpresa? Il tutto è dato dall’inserimento di nuove restrizioni secondo le quali chi è oggettivamente in grado di lavorare non potrà più ricevere l’assegno di inclusione venendo, di fatto, escluso dal parametro di scala di equivalenza usato per l’assegnazione dell’assegno di inclusione.

Perché l'assegno di inclusione è stato negato a molti
Ecco i motivi per l’assegno di inclusione negato (Huntermagazine.it)

Una scelta fatta per incentivare il lavoro di chi può effettivamente svolgerlo e per aumentare il sostegno a chi si trova davvero in difficoltà in tal senso. Per chi non lo ricordasse, infatti, per ottenere l’assegno di inclusione si deve far parte di un nucleo che abbia al suo interno un minore, un disabile, un over 60 o persone con condizioni di svantaggio e quindi inserite in un programma assistenziale.

Per tutti gli altri c’è però un’altra possibilità che è data dal Supporto per la formazione e il lavoro. Un sostegno di circa 350 euro che si rivolge a chi ha dai 18 ai 59 anni. E a chi partecipa a iniziative di orientamento al lavoro o di formazione per lo stesso. Ovviamente, si tratta di un aiuto una tantum che ha valore per 12 mesi dopo i quali, si presuppone, sia possibile trovare lavoro e non aver quindi più alcun bisogno di un sostegno. Chi non ha ricevuto l’assegno di inclusione, quindi, potrebbe esserne stato escluso per i motivi sopra citati. Cosa che implica la necessità di cercare un lavoro o di partecipare a uno dei tanti supporti offerti in tal senso.

Impostazioni privacy